venerdì 16 novembre 2018

Nicolò Vignatavan - Il ruolo politico dell'Europa e la placca europea, storia e sismicità

Il ruolo politico dell'Europa e la placca europea, storia e sismicità



Nicolò Vignatavan





(1): Di questi tempi occorre essere, politicamente, centristi. Centro inteso non come uno stato di indifferenza, di doppiogiochismo o di grigiore politico, bensì come la posizione di equilibrio alla quale si deve tendere, reagendo quando qualsiasi maggioranza si impone su una minoranza. Centristi, fondendo valori di destra ed ideali di sinistra.


L'arte, la fantasia, la creatività, l'ingegno e la bellezza (valori fondanti l'essere umano) sono stati, sono e sempre saranno propri degli italiani.
Sì all'Europa, purchè il valore dell'essere umano sia anteposto al valore del denaro ed i diritti dei lavoratori alla tecnica finanziaria.
Sì all'Europa, purchè la razionalità della moneta (che oramai è diventata un fine e non un mezzo per soddisfare determinati fini) non sovrasti lo spirito del "mondo della vita", per usare un termine heideggeriano, e che si ritorni al concetto di Europa secondo la visione dei padri fondatori del 92-93.




(2): Valutando l'intero multiverso, in toto, e sapendo che esso si sta espandendo in maniera divergente, come una sorgente, mi pare importante esprimere queste considerazioni.


Ravvedo una similitudine di polarità magnetiche opposte tra galassie e bracci, pianeti gioviani e terrestri, oriente ed occidente terrestre e donna e uomo.


Se la femminilità è rappresentata dall'alterità, dal nascosto, da ciò che è da scoprire, dall'inconscio, tutto questo non può che essere espresso dall'oriente terrestre, patria filosofica della pacificità, della riflessione e dell'accettazione del darsi dell'essere, dai pianeti gioviani, lontani, freddi e fluidi e dalle galassie infinite, da scoprire e sfuggevoli.


Se la maschilità è rappresentata dalla forza, dalla direzionalità, dalla volontà di potenza, dal fuoco e dall'immediatezza, tutto questo non può che essere espresso dall'occidente terrestre, dai pianeti terrestri, densi, caldi, solidi e dai bracci galattici, che direzionalmente tendono verso l'infinito delle galassie, sfidandole e rincorrendole.


Allo stesso tempo la femminilità rappresenta la componente generativa dell'Essere, la madre che da' ed accoglie la vita grazie ai frutti della sua terra e che, dopo essere stata penetrata dal maschio, gli dona i figli ai quali lui svela cos'è e com'è fatto il mondo.


Se la Russia è espressione dell'oriente e l'Europa-USA è espressione dell'occidente, risulta chiaro il parallelismo: quest'ultima, penetrando la prima (a livello politico: Napoleone vs Alessandro, Hitler vs Stalin), rappresenta chiaramente la maschilità della terra, che si infrange nella femminile Russia, madre terrestre (ricca di minerali, tra cui ferro, carbone, bauxite, manganese, petrolio e gas naturale) che si nasconde, attira il maschio, padrone della tecnica e guerrafondaio, ma mantiene inalterata ed intatta la sua polarità, respingendolo.
Le due polarità non possono che opporsi l'un l'altra, ma coesistere (a livello politico: Scipione ed Annibale, Johnson e Ho Chi Minh, Reagan e Gorbacev).
Allo stesso modo i pianeti gioviani (e le galassie), sfuggevoli e fluidi, mantengono uguale a se stessa la polarità femminile, in opposizione a quella maschile, di cui ho precedentemente parlato.


Da notare anche, come, considerando l'intero multiverso osservabile (sfera di 90 miliardi di anni-luce di diametro), nel Gruppo Locale, se la spirale della Galassia del Triangolo, rossa e maschile, rappresenta la tesi e se la Galassia di Andromeda, azzurra e femminile, rappresenta la antitesi, la nostra Via Lattea, da latte = corporeità, non può che rappresentare la sintesi, a più infinito, fino ai superammassi.


Inoltre, se il segno vergine rappresenta la femminilità pura (gelsomino bianco di settembre, mercurio liquido) e l'ariete rappresenta la maschilità agente (tulipano nascente d'aprile, ferro del nucleo interno della terra), allora il sagittario non può che rappresentare la sintesi, cioè la nascita del figlio (garofano rosso di dicembre, riproduzione del pettirosso, maturazione dei dolci kaki-mela, stagno plasmabile + rame = bronzo).





In summary:


Art, imagination, creativity and beauty (founding values of the human being) were, are and always will typical of the Italians.
We have to defend our language, our spirit and our style, in Europe and in the world, against the despotism of economic rationality and the European financial technique that, instead of help us, in certain cases, damage us.


Yes to Europe, as long as there is balance between human values and value of money, workers' rights and financial technique.


Yes to Europe, as long as the rationality of money (which by now has become an end rather than a mean to satisfy certain purposes) does not overwhelm the spirit of the "world of life", to use a term of Heidegger, and that we return to the concept of Europe according to the vision of the founding fathers of 92-93.


I hope that the European People's Party is able to rise to the role of mediator between the extremes and it becomes more and more an expression of the centrists and moderates.

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