venerdì 16 novembre 2018

Nicolò Vignatavan - La quadri(sesti)partizione dei partiti politici italiani ed europei ed il ruolo sociale dei lavoratori

La quadri(sesti)partizione dei partiti politici italiani ed europei ed il ruolo sociale dei lavoratori


Nicolò Vignatavan





(1): La data del 1mo Maggio di domani ci ricorda, oltre alla ricorrenza della tragica morte di Ayrton Senna (durante il gran premio di San Marino del '94) e all'inaugurazione dell'Empire State Building di New York del '31, (grattacielo più alto del mondo fino al 1967), le intense battaglie operaie in Europa, in particolar modo durante la seconda metà dell'800, per la rivendicazione di diritti basilari quali l'orario di lavoro giornaliero e il salario. Se fino all'avvento del mercato finanziario, la lotta di classe si è visualizzata, hegelianamente, nel dualismo padrone-operaio, ora le cose sono cambiate: la razionalità del mercato occupa, dispoticamente, lo scenario occupato una volta dal padrone, liberando, metaforicamente, il servo dalle catene...ma a che prezzo? Occorrerebbe anteporre la difesa dei diritti inviolabili dell'essere umano al desiderio del capitale.





(2): Negli ultimi tempi, in particolare a partire da quest'anno, a livello politico, sia italiano che europeo, mi sembra si stia delineando una quadripartizione di schieramenti partitici molto marcata, che sostituisce la vecchia dicotomia destra-sinistra propria del dopoguerra. La suddivisione parlamentare in montagna, pianura, destra e sinistra in realtà non è un elemento nuovo: già con la Rivoluzione francese se ne era avuto un accenno, che aveva sviluppato una sua evoluzione, sebbene con diverse sfaccettature, nella pluralità di partiti dell'Assemblea Costituente italiana. Ma or ora, per chi non ne avesse ancora accortezza, la situazione politica è la seguente: dividendo le aree parlamentari in quattro quadranti cartesiani e dato per certo che nel primo e nel quarto quadrante siedono le Destre e nel secondo e terzo le Sinistre, è allora necessario identificare le altre due polarità, intersezioni delle prime due, ovvero quella di coloro che siedono in Alto, nel primo e nel secondo quadrante e quella di coloro che siedono in Basso, nel terzo e nel quarto quadrante. Se l'Alto rappresenta le forze elitarie, tecniche e femminilizzanti, il Basso rappresenta le forze sovraniste, maschili e popolari. Se la Sinistra rappresenta l'ideale, più o meno finanziato, la Destra rappresenta il valore, più o meno economicizzante. In questo modo ecco che si evidenziano chiaramente le caratteristiche dei diversi schieramenti politici: nel primo quadrante, in alto a destra, siede la destra della finanza; nel secondo quadrante, in alto a sinistra, siede la sinistra dell'educazione; nel terzo quadrante, in basso a sinistra, siede la sinistra dell'ideale; nel quarto quadrante, in basso a destra, siede la destra della patria.
Secondo una visione tridimensionale ancor più dettagliata, occorrerebbe identificare anche le ultime due polaritá, ovvero i politici (esempio più pertinente: Ministri e cariche parlamentari) e gli apolitici (esempio più pertinente: gruppo parlamentare europeo dei "Non iscritti") intesi come il posizionamento parlamentare del "vicino" i primi e del "lontano" i secondi: ecco che, cosí elaborando, la visione partitica risulta completa.










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